Ferrara in Circolo
L’associazione di promozione sociale ARCI nasce a livello nazionale nel 1957 riacquisendo gli spazi sottratti alle Case del popolo e dei lavoratori negli anni del ventennio fascista. La ripresa iniziale fu stentata a causa dell’incostante riconoscimento istituzionale di questa federazione di circoli che si riconoscevano nei valori mutualistici e solidali della sinistra, offrendo alla popolazione spazi che non avessero solo una connotazione politica ma anche una funzione di aggregatori sociali. A partire dalla rivoluzione sociale generata dal ‘68 le attività ARCI hanno invece conosciuto un’epoca di grande boom grazie soprattutto all’alta adesione di soci, attivi nel generare occasioni di promozione culturale, svago ed integrazione. Negli anni inoltre i circoli si sono fatti portavoce dei cambiamenti che stava vivendo la società, ponendo attenzione anche ai temi dell’immigrazione, del lavoro, della discriminazione. Purtroppo questa parabola ascendente di adesione e partecipazione attiva sta subendo soprattutto nell’ultimo decennio una deflessione che rende sempre più difficile mantenere vivi ed economicamente sostenibili questi preziosi spazi cittadini. A Ferrara si assiste alla stessa evoluzione dell’associazionismo, con un effetto aggravato dallo spopolamento e dall’aumento dell’età media della provincia estense.
L’obiettivo di questo workshop, condotto dal fotografo Giulio Di Meo ed organizzato dal Fotoclub Ferrara Bfi-Aps, con la collaborazione di Arci Ferrara, è stato proprio quello di conoscere e catturare attraverso gli scatti dei partecipanti le attività presenti sul territorio frequentando i circoli più rappresentativi. Per tre mesi, da gennaio a marzo 2024, spaziando fra circoli tradizionali e circoli giovanili, tra spazi cittadini e sedi più distaccate in provincia, ci si è immersi nella quotidianità di questi luoghi soprattutto documentando i momenti di vita delle tante persone che li vivono ed animano. Nonostante le difficoltà questi rimangono spazi che tutelano i valori della condivisione, della socialità e della promozione della cultura, testimoniando l’importanza di una prossimità fatta di attivismo e partecipazione.
La prima e fondamentale tappa è stato il circolo Arci Cona, tutt'ora ricco di soci ed estremamente fedele ai valori fondativi, che ha rappresentato il perfetto punto di partenza per immergersi in maniera più consapevole in questo universo ospitandoci per molte giornate tra i tavoli da biliardo e la sala bar. Sono parte dell'Arci Cona anche la Filarmonica Giuseppe Verdi, banda di soli fiati e percussioni con circa 40 soci-musicisti ed attiva da oltre 160 anni, ed il coro polifonico "Il nostro canto libero”. Sempre tra i circoli tradizionali uno spazio estremamente attivo è rappresentato dalla bocciofila La Ferrarese che oltre all'attività ludico-agonistica legata alle bocce stesse rappresenta un ambiente di aggregazione attraverso il gioco delle carte. Elemento importante di tale circolo è anche l'esempio di volontariato attivo attraverso la trasmissione del gioco a bambini e portatori di disabilità.
Nell'area cittadina ci sono poi vari circoli a vocazione giovanile tra cui spiccano per proposte Officina Meca e Sonika. La prima realtà propone serate musicali di grande richiamo nell'arco del fine settimana, serate dedicate ai cinefili attraverso un eccentrico cineforum ed infine serate votate alla comicità più moderna della stand-up comedy, contribuendo inoltre alla riqualificazione attraverso la socialità di una zona critica all'interno del quartiere GAD. Sonika invece svetta su uno dei baluardi delle storiche mura cittadine ed offre quattro sale prove ed uno studio di registrazione all'avanguardia dove si incrociano band alle prime armi, formazioni già rodate e "giovani leve" alla scoperta del mondo musicale. Entrambe le associazioni inoltre si fanno promotrici di eventi musicali che risuonano in città nei mesi estivi. Proprio nella sede ARCI cittadina infine si può scoprire la web radio Giardino attraverso le cui frequenze virtuali viene diffuso il podcast "The flying straz" condotto dal quartetto formato da Mattia, Andrea, Michele e Riccardo.
Inoltrandosi invece nella provincia prevalgono i circoli tradizionali, spazi essenziali per mantenere vivo il tessuto sociale in aree in cui l'offerta di aggregazione e svago è più limitata. Abbiamo così avuto l'opportunità di conoscere le realtà dell'Arci di Copparo e di San Nicolò frequentando questi spazi e chiacchierando con i soci che li animano e li vivono quotidianamente assorbendone tutta l'energia positiva e propositiva sprigionata.
Tra le esperienze di associazionismo spiccano infine il gruppo Vulandra a Pontelagoscuro ed il Teatro Barattoni ad Ostellato. Nel laboratorio frequentato dai soci di Vulandra prendono vita le creazioni che ogni anno popolano il Festival degli Aquiloni presso il Parco urbano richiamando aquilonisti professionisti e curiosi appassionati da tutto il mondo che passano un intero weekend primaverile rapiti e con il naso all'insù. Il palcoscenico del Teatro Barattoni invece ospita da più di vent'anni stagioni dedicate sia ad un pubblico adulto che a bambini e scuole oltre a serate di intrattenimento musicale e non che vedono spesso pieni i quasi 300 posti a disposizione.
Le immagini selezionate raccontano il nostro lungo viaggio tra i circoli ferraresi e speriamo riescano a trasmettere l’importanza di questi luoghi di incontro interculturale e intergenerazionale, di tradizione ma anche di sperimentazione, in cui il passato e la modernità si uniscono per dare vita a un unico spazio aperto, in cui le idee convivono e le differenze sociali e generazionali si neutralizzano.
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